Intorno c’è il cerchio. È giallo e rovente. Segna il confine, la linea che non bisogna oltrepassare.
Il giallo attende, sta di guardia. Il suo compito è l’inganno. La sua luce non guida, disperde. Non segna, nasconde.
Resta accesa, così che quando se ne viene distolti, sia soltanto il buio.
So che non dovrei assistere all’eclisse. Fissare lo sguardo nell’orbita del suo occhio sinistro. Ma il desiderio di varcare il confine è troppo forte. Non riesco a resistere alla voglia di perdermi nel nero del suo gorgo immoto.